PAOLO E GIOVANNI BULGARI SULLE COLLINE TOSCANE VITICULTORI PER PASSIONE. FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA CANTINA “SOTIRIO” DEGUSTATO ALLA VENDEMMIA DI ROMA

Podernuovo a Palazzone

L’amore per la natura di Paolo Bulgari e suo figlio Giovanni da sempre dediti alla bellezza ha fatto sì che abbiano acquistato cinquanta ettari di terreni di cui ventisei vitati, un tempo

Giovanni Bulgari nelle sue cantine

 abbandonati ora riportati a nuova vita, alle porte di San Casciano dei Bagni nella frazione di Pordenuovo a Palazzone situato a sud della Toscana.

La cantina produce tre vini rossi armoniosi e pieni di carattere e un bianco fresco e ben bilanciato. Giovanni Bulgari essendo da sempre attento ai problemi ambientali ha voluto realizzare vini limitando l’emissione di anidride carbonica, restando in armonia con la natura e mantenendo un’agricoltura sostenibile.

Il particolare clima crea l’ambiente ideale per la maturazione di molteplici varietà di uva, complici suoli misti con presenza di argilla limo e sabbia, per vini  raffinati.

La tenuta coltiva diversi vitigni da Sangiovese al Cabernet al Merlot, 4 ettari si trovano a Corbara dove si produce un gustoso bianco chiamato “Nicoleo” la suggestiva cantina è nascosta incastonata sulle dolci colline toscane annessi giardini e terrazze, l’intero edificio disegnato da Massimo Alvisi. Il piano mezzanino ospita un elegante sala degustazioni con affaccio sula barricaia e giardini.

Sotirio

L’azienda produce circa cento mila bottiglie l’anno di cui 70% viene esportato in dieci paesi in tutto il mondo.

Fiore all’occhiello della cantina Pordenuovo a Palazzone griffato Bulgari è “Sotirio” un sangiovese in purezza rosso con profumi avvolgenti caratterizzato da tannini vellutati, che prende il nome da Sotirio Bulgari il quale nel 1884 emigrò dalla Grecia aprendo la prima gioielleria a Roma.

In occasione della Vendemmia di Roma, nella boutique in Via dei Condotti è stato offerto ai fortunati ed esclusivi ospiti.

Salvo Esposito
Produzione Riservata

Immagine in evidenza ph Giovanni Bulgari

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