I Nasi Rossi di Ronciglione da un secolo servono rigatoni al sugo di carne il lunedì grasso nei pitali, ovvero vasi da notte.

Da sin il secondo Giuseppe Leoni

Durante le giornate carnascialesche a Ronciglione spopola la maschera di tradizione contadina naso rosso. Di spirito ironico, godereccio e dalla battuta pronta dal giovedì grasso all’ultimo giorno di Carnevale allieta la festa del borgo. L’associazione della maschera trae inizio nel 1900, come si evince dal loro Statuto. Il day “Naso Rosso” è il lunedì grasso, mentre la domenica sfila il loro carro. Nel tempo a far baldoria le professioni di barbieri e falegnami che quel giorno erano a riposo. Per circa 80 anni l’universo maschile si è camuffato da buffo Ronciò ,poi l’associazione aprì le porte alle donne.

Oggi troviamo iscritti ai nasi rossi oltre 600 persone. L’allegra brigata dei nasi in occasione della sfilata omaggia i presenti e non solo con oltre 100 chili di rigatoni guarniti da sugo di carne e impreziosito da pecorino e fiumi di vino.

Nasi Rossi con i loro “pitali”

In ricordo della leggenda che narra di un’Altericcio Ronciglionese dopo aver cucinato rigatoni al sugo di carne, confuse il piatto con un vaso da notte addormentandosi con il viso nel “pitale”, al suo risveglio il suo naso era completamente rosso.

Per le vie dello splendido borgo tra schiamazzi, brindisi, balli abbiamo incrociato uno dei decani della maschera Giancarlo Blasi, che ci svela la passione tramandata da suo padre Armando e suo nonno Giuseppe, oggi in famiglia troviamo la quinta generazione,suo figlio Adriano. Più in là si riconoscono l’allegro trio: Umberto Casani, Fabio Ferretti e Giuseppe Leoni, gli inseparabili amici grazie alla loro goliardia infiammano il lunedì in piazza Vittorio Emanuele.

Umberto simpatico fisioterapista, papà della splendida Emma dipinge il suo naso con la matita di sua moglie Chiara. A lui si deve insieme a Fabio Ferretti il ritorno della tradizione di servire i rigatoni alle persone affacciate alla finestra grazie ad una scala di 8 metri. Ferretti aitante uomo in divisa in questi giorni di leggerezza non si separa da Bacco,da lui latitano latte e acqua. Per finire Giuseppe Leoni ferroviere ruba il rossetto color rosso lacca alla moglie Giorgia,decorandosi zigomi e naso. Inoltre l’allegra compagnia dei Nasi è capitanata dal Presidente della Pro Loco l’archeologo Tommaso Valeri che in questi giorni si da un gran da fare per la riuscita del carnevale.

Nella cittadella si racconta negli anni scorsi è stato avvistato nel gruppo dei nasi rossi il vincitore di Sanremo 2023,i ben informati sono pronti a giurare che Marco Mengoni scenderà in strada mascherato il prossimo lunedì. Intanto suo padre Maurizio in occasione della sfilata degli Unni giovedì grasso è stato avvistato insieme al cavallo Moreno.

Salvo Esposito

Produzione Riservata

Immagine in evidenza I Nasi Rossi di Ronciglione da sin Fabio Ferretti insieme a Umberto Casani

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