Il nostro Bel Paese durante le festività natalizie pullula di presepi viventi. Curiosando siamo andati alla scoperta della teatralità presepiale che spazia nel territorio cosentino. Primo fra tutti per la sua longevità quello di Panettieri, grazie all’interesse del sindaco Salvatore Parrotta. Il paesino è sito ai confini delle province di Catanzaro e Cosenza, ogni anno il presepe è preso d’assalto dai turisti . A Morano Calabro si ammira un presepe vivente, composto da 80 figuranti e giunto alla tredicesima edizione per volere di Fra Massimo Gallicchio, si svolge nel borgo antico adiacente la chiesa di San Pietro e Paolo, dove nel luogo sacro si può ammirare un capolavoro d’arte realizzato da Pietro Bernini, papà del grande scultore Gian Lorenzo.
Le scene si svolgono tra vicoli, botteghe e case corrose dal tempo, coordinate da: Adriana Gallicchio insieme a Biagio Russo, Nicola Cino e Raffaele Aita. Emozionante è la Sacra Famiglia, giorno 25 è stata interpretata dalla giovane coppia Ottato insieme al loro figlio: nel ruolo di Gesù Bambino troviamo il piccolo Alessandro, nei panni di Maria mamma Natalia e nel personaggio di San Giuseppe si riconosce papà Marco.
Molteplici sono i mestieri che trionfano nel villaggio, tra cui il “massaro” che produce un’ottima ricotta, interpretato da Franco Stabile, le saponaie Rossana De Luca e Annamaria Laurito ed altri, mentre i visitatori sono stati attratti dai figuranti che suonano e cantano nenie natalizie, ovvero gli zampognari rappresentati da Luigi Stabile al piffero, Silvio Buonafine alla zampogna e Remo Chiappetta al canto. Per gli 800 anni del presepe, voluto dal poverello di Assisi nella notte di Natale del 1223, davanti alla mangiatoia è apparsa la figura di San Francesco d’Assisi con tanto di saio, interpretato da Rocco Laurito.
Nel borgo alle pendici del Pollino si replica il mistero della natività nei giorni 30 dicembre, 1, 5 e 6 gennaio. Invece, il centro montanaro Laino Castello dal 2000 vanta un presepe vivente con 100 figuranti, sostenuto dall’amministrazione comunale, capitanata da Gaetano Palermo insieme alla ProLoco presieduta da Ornella Verbisaro. Tra stradine, cantine e ballatoi le persone sono attratte dalle attività di un tempo, nel ruolo dello spaccalegna si riconosce Angelo Miceli, l’arrotino è rappresentato da Guerino Cosenza, Antonella Fortunato e Anna Iorio interpretano le magliaie, in veste di fornaia c’è Carmela De Franco e poi i maniscalchi Giuseppe Mastrolorenzo e Giuseppe Miceli, sono della partita gli zampognari, nella contrada vanno per la maggiore e diretti da Antonio De Filpo. Il giorno dell’Epifania si ripete per la gioia della comunità.
Inoltre nell’Alto Ionio a Rocca Imperiale per volere del giovane intraprendente Rocco Pirrone, ex calciatore e presidente dell’associazione Insieme Si Cresce, da alcuni anni oltre 35 persone rappresentano un suggestivo spettacolo ispirato alla nascita di Gesù. Il presepe vivente inizia dal castello federiciano e si snoda per le vie del borgo, abitato da 3000 anime, fino ad arrivare a piazza Monumento, dove in bella vista troviamo una capanna in legno di circa quattro metri. In questa edizione la ragazza di Nazareth è stata interpretata da Monica Tarantino, nel ruolo del falegname Giuseppe insieme al bambinello ci sono Giuseppe Catapano e il piccolo Federico Gallo. Gli sguardi devoti alla natività si sono soffermati sugli antichi mestieri: in particolar modo quello della lavandaia, recitato dalla signora Aurora, venuta dall’est, l’oste incarnato da Antonio Barletta, il fabbro rappresentato da Francesco Oriolo.
Il vulcanico Rocco svela ai presenti le repliche che si svolgeranno nei prossimi giorni 29 e 30 dicembre, mentre a Terranova da Sibari, Terra dei Due Papi, è ritornato il presepe vivente dopo 20 anni, in occasione degli 8 secoli dalla sua nascita. Il mistero della natività è stato voluto fortemente da padre Francesco di Rizziconi, protagonista del convento francescano insieme all’amministrazione comunale. In città si narra che il prossimo 7 gennaio arriverà la reliquia del sangue delle stimmate di San Francesco d’Assisi, ricevute alla Verna e sosterà per ben tre giorni. L’incantevole Rione Terra ha fatto da cornice al presepe vivente svoltosi il giorno 26 dicembre, con inizio alle 16:30, che ha coinvolto grandi e piccini. Tra casette, Re Magi e Angeli di Gloria si è andati avanti fino a tarda sera.
Salvo Esposito
Produzione Riservata
Presepe vivente 2023 Morano Calabro (CS) ph. William Mauro